
- L’attualità degli ideali antichi
« Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta. »
–Socrate
La filosofia ci insegna che la piena consapevolezza dei propri limiti e il mettersi continuamente in discussione siano i prerequisiti indispensabili ad una crescita umana, individuale e globale. Lo studio del pensiero dei filosofi, dunque, non deve esaurirsi nell’assimilazione passiva di idee altrui, ma al contrario deve configurarsi come uno stimolo alla riflessione critica e al confronto con l’attualità. È questa la scia che segue il nostro percorso di studio: a partire dal pensiero dei sofisti e da quello dei due pilastri dell’attuale cultura occidentale, Socrate e Platone, siamo giunti alle idee – molto simili, ma declinate alle nuove esigenze umane – di una filosofa dei nostri giorni.
- L’ approccio delle capacità e la condizione della donna
Si tratta di Martha Nussbaum, una donna davvero ammirevole che, nata nel 1947 a New York da una famiglia piuttosto benestante, si è impegnata nello studio dei classici e della filosofia nell’università di Harvard. Così come Platone ha indirizzato tutte le sue teorie verso l’ambizioso progetto politico della creazione di uno Stato Giusto, il pensiero filosofico della Nussbaum assume, in termini di attualità, una precisa funzione sociale e politica, in quanto fornisce spunti di riflessione e idee propositive per il miglioramento della condizione sociale umana. La Nussbaum introduce il concetto del capabilities approach, ossia “l’approccio delle capacità”, che si fonda sulla considerazione dell’essere umano come un essere dignitosamente libero che sceglie la propria vita in cooperazione con gli altri, senza dipendere dalle decisioni di nessuno. Ogni persona, quindi, è intesa come portatrice di valori e come “fine in sé”. A tal proposito è stato stilato un elenco delle capacità fondamentali, che rendono pienamente umana la vita in cui esse sono incluse e che prescindono da un’interpretazione morale e politica univoca.
È evidente che le capacità e i diritti umani costituiscono due facce della stessa medaglia: senza il riconoscimento di alcuni diritti fondamentali, determinate categorie sociali non hanno accesso alle capacità e non hanno la possibilità di partecipare attivamente alla vita politica del loro Paese e del mondo intero. Scaturisce da qui una riflessione della Nussbaum sull’attuale condizione della donna, a cui dedica una sezione del suo libro intitolato “Diventare persone”. Martha Nussbaum sostiene che tutt’oggi le donne in molte parti del mondo non godono di sostegno per le funzioni fondamentali della vita umana. Esse sono meno nutrite degli uomini, più vulnerabili alla violenza fisica e all’abuso sessuale; è più difficile che siano scolarizzate e, se scelgono di entrare nel mondo del lavoro, incontrano gravi ostacoli, tra cui l’intidimidazione da parte della famiglia, la discriminazione sessuale e le molestie sul posto di lavoro. Le donne, infatti, continuano ad essere viste come fattori riproduttivi e come uno strumento del piacere altrui, piuttosto che come persone capaci di agire in modo autonomo e responsabile.
« Troppo spesso le donne non sono trattate come fini a pieno diritto, come persone con una propria dignità, degne di essere rispettate dalle leggi e dalle istituzioni; esse sono invece trattate come meri strumenti dei fini altrui, ossia come riproduttrici, badanti, oggetti sessuali, agenti della prosperità familiare generale. »
-Martha Nussbaum, Diventare persone
- “Coltivare l’umanità” : educazione liberale e cittadinanza
Nella concretizzazione della missione politica femminista coniugata con lo sviluppo umano internazionale, ha un ruolo fondamentale la scuola, palestra delle generazioni future e della democrazia. Nel suo libro “Coltivare l’umanità” Martha Nussbaum approfondisce l’argomento e promuove un’educazione liberale che sia adeguata alla formazione di cittadini consapevoli della propria identità storica e, allo stesso tempo, della molteplicità culturale dei diversi gruppi umani che popolano il mondo. Da qui l’attualità degli antichi: dell’idea aristotelica di cittadinanza, della critica socratica e, soprattutto, del concetto di “paideia” greca, ampliato dai sofisti nell’accezione di formazione globale dei cittadini, in una nuova prospettiva di vita cosmopolita e relativista.
Oggi sono tre, secondo la Nussbaum, le skills (capacità) fondamentali per coltivare l’umanità e formare cittadini del mondo consapevoli:
- I women’s studies
« Possiamo affermare con sicurezza che la conoscenza che gli uomini possono raggiungere delle donne, persino di quello che sono state e sono attualmente, senza pretendere di giudicare cosa potrebbero essere in futuro, è miseramente imperfetta e superficiale, e sarà sempre tale, fino a quando le donne in prima persona non avranno detto tutto quello che hanno da dire. »
John Stuart Mill, Sulla servitù delle donne (1869)
Ultimo punto fondamentale della riflessione di Martha Nussbaum circa la revisione del metodo educativo nelle scuole di oggi, è quello che riguarda i cosiddetti women’s studies, ovvero l’approccio interdisciplinare all’analisi e alla conoscenza della posizione e dell’esperienza delle donne nelle società patriarcali di ieri e di oggi.
È impensabile studiare ancora l’evoluzione storica dell’umanità prescindendo dalla metà della stessa umanità. Eppure tutt’oggi, in qualsiasi campo, da quello letterario a quello filosofico, e da quello scientifico e medico a quello artistico e cinematografico, i nomi femminili sono in molti casi assenti, o comunque inferiori rispetto a quelli degli uomini. E questo accade non perché non esistano tali nomi, ma perché non vengono comunicati. Martha Nussbaum è il modello perfetto di una donna che con le sue idee brillanti ha dato un importante contributo all’umanità, ma questo non dev’essere altro che il primo esempio di una lunga serie di figure femminili da scoprire.
« Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza. »
-Rita Levi Montalcini
Maria Gravano